Anche il settore bancario e del credito dal 2018 ha ricevuto una forte spinta verso l'innovazione e la personalizzazione dei servizi grazie all'Open Banking, concetto di cui non sono ancora state sfruttate tutte le effettive potenzialità.
Scopriamo allora cos'è e come funziona la condivisione di dati e conoscenze bancarie tramite piattaforme tecnologiche aperte e banche nel rispetto degli standard di privacy e sicurezza previsti dalla normativa europea PSD2.
🎯 Vedremo insieme:
🚀 L'Open Banking è un modello collaborativo nel quale con il consenso dei singoli clienti le informazioni finanziarie (dati bancari, transazioni, etc.) sono condivise dalle banche con società esterne di terze parti (TTP) operanti nel settore payment e FinTech per sviluppare prodotti e servizi innovativi.
Questo nuovo modo di fare banca più aperto, immediato e accessibile, favorisce la competizione. Grazie a questa condivisione, infatti, i soggetti terzi autorizzati possono accedere ai dati messi a disposizione dalle banche (come il saldo disponibile), ora accessibili e non a esclusiva visione degli istituti bancari, e sviluppare così una serie di servizi finanziari basati sui dati e finalizzati a migliorare l’esperienza degli utenti e soddisfare le loro necessità.
Con l'Open Banking i nostri dati personali restano al sicuro: solo alcune informazioni, infatti, sono condivise, e sempre dopo il consenso esplicito del cliente e in ottemperanza a quanto previsto dal GDPR, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati istituito dall'Unione europea che si applica dal 25 maggio 2018.
Il concetto di open banking si deve all'introduzione della normativa europea sui pagamenti digitali PSD2, introdotta per favorire lo sviluppo di un ecosistema finanziario che fosse più sicuro, aperto e collaborativo.
La normativa europea PSD2 è stata emanata il 13 gennaio 2018, dopo ben due anni di programmazione, e si pone come elemento di base per la realizzazione di un mercato unico digitale europeo.
🇪🇺 La normativa europea PSD2 (Payments Service Directive 2) regolamenta i servizi di pagamento e gestori di servizi di pagamento all’interno dell’Unione Europea obbligando il settore bancario a condividere i dati in possesso ad altri enti terzi autorizzati (TPP - Third party providers).
Attraverso l’obbligo per le banche di condividere le informazioni in loro possesso sui pagamenti e sui conti correnti dei propri clienti con altri player, si vuole raggiungere la promozione, lo sviluppo e la diffusione di sistemi di pagamento innovativi che permettano, ad esempio, di gestire diversi conti bancari all’interno di una sola App o di consultare la propria lista movimenti all’interno di una piattaforma esterna rispetto a quella di messa a disposizione dalla propria banca.
La PSD2 ha quindi come principali obiettivi:
In Italia la direttiva sui pagamenti digitali PSD2 è entrata in vigore a partire dal 14 Settembre 2019.
La direttiva PSD2 obbliga quindi le banche europee ad aprire le proprie API (Application Program Interface) ad altre società che si occupano di prodotti e servizi finanziari, utilizzando protocolli di crittografia, chiavi e algoritmi di ultima generazione per accedere a saldi, dettagli di spesa, entrate e uscite dei conti bancari, etc.
🚀 Le API sono un intermediario software che consente a due applicazioni di parlarsi l’una con l’altra per trasferire i dati.
Sul piano della sicurezza, inoltre e come abbiamo visto in precedenza, le API sono condivise solo dopo l'esplicita approvazione da parte del cliente e sono condivisi esclusivamente i dati autorizzati in linea con la normativa GDPR.
Ma quali sono gli operatori di terze parti autorizzati? I cosiddetti TPP (Third party providers) possono essere divisi in:
Se hai un conto in banca grazie all'Open Banking puoi, per esempio, gestire conti corrente aperti con più banche su un'unica piattaforma, come la tua App bancaria/finanziaria preferita.
Sempre più istituti bancari, infatti, permettono di collegare alla propria App anche gli altri eventuali conti corrente per accentrare la gestione: basta autorizzare l’accesso ai tuoi conti per attivare l’interoperabilità e avere tutto sotto controllo in un’unica dashboard.
Se devi invece chiedere un prestito o un mutuo, invece, scegliere un istituto di credito o bancario che ti offre la possibilità di attivare la funzione di Open Banking per te rappresenta l’opportunità di essere valutato in maniera più accurata e accedere così a condizioni più indicate alla tua situazione finanziaria con maggiore precisione e affidabilità.
L’accesso ai dati e allo storico delle operazioni finanziarie, infatti, consente di velocizzare le procedure di valutazione della propria affidabilità creditizia (la capacità di rimborso del credito richiesto) .
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Grazie all’Open Banking dovrai inserire infatti meno documenti e aumenti le possibilità di approvazione della tua richiesta di prestito tramite un processo totalmente digitale, libero dalla burocrazia, dalle attese nelle filiali e dai tanti documenti stampati da presentare.
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